Quella che sembrava una leggenda metropolitana si rivelò invece assolutamente reale. Il primo avvistamento certo di cui si ebbe notizia avvenne in un largo viale. Alcune foto fatta con i telefonini consentì anche di vederne l'dentità con maggiore precisione.

Fu visto in una larga strada, di fronte ai cancelli di una fabbrica che stava chiudendo, durante una manifestazione sindacale. Era in un po' in disparte, seduto su un muretto, intento ad ascoltare l'intervento di un sindacalista.

I testimoni oculari furono colpiti da quella presenza che pareva loro quasi sovrumana. Narrano che Zarathustra ascoltava, sorridendo con un sorriso che rivelava una profonda serenità interiore. Si racconta ancora che guarda in volto le persone con uno sguardo che penetrava gli astanti giungendo quasi alle profondità dell'anima. Un ragazzo racconta che il suo sguardo era talmente profondo fino al punto che nessuno riusciva a ad incrociarlo per più di pochi secondi.

Si mormora che sembrasse un vecchio eremita, capace di guardare nel profondo del cuore delle persone senza bisogno di pronunciare parola.  Era capace di cogliere l'angoscia delle persone e la loro tensione interiore. Allo stesso modo riusciva a cogliere le sfumature della disperazione che si tramutava ora in odio, ora in trepidazione ed ora in rassegnazione.

La cosa che più di ogni altra colpiva i presenti era il suo sorriso imperturbabile, chiaro e trasparente, senza alcuna bonarietà e senza alcuna benevolenza. Ciò che lo fece riconoscere ai giovani fu il suo sorriso. Era un sorriso cinico, ma guerriero da un combattente. Era il sorriso di una persona distaccata dalle cose del mondo, come quello di un vecchio saggio, che ha visto molte cose e non crede più ai nostri banali sentimentalismi e al pianto. Da questo lo riconobbero.

Altre dicerie, peraltro inevitabili, attorno ad un personaggio così discusso, si ricorsero di lì a poco a causa del passaggio delle notizie di bocca in bocca, si rivelarono ben presto completamente infondate. Alcuni affermano che Zarathustra sembrasse una persona che venisse da un universo parallelo a quello in cui viviamo. Né vecchio né giovane, Zarahustra non aveva l'aspetto sofferente ed emaciato di un asceta, ne quello di un maestro, e neppure di un soldato. Tutti dissero che sembrava solo un uomo nella perfezione del suo equilibrio interiore. libero dalle passioni e completamente al di sopra delle cose del mondo. Sembrava l'uomo, quasi fosse appena emerso dal processo creativo, come se fosse il primo prototipo del mitico Adam Kadmon da cui tutti siamo generati.

Un giovane blogger ha cercato di spiegare l′elemento strabiliante ed estatico di quella persona che dimostrava un soprannaturale partecipe distacco da quanto avveniva attorno.

Più fondamento di tutte queste chiacchiere ha la fama, ricca di aneddoti, di quell'incontro, non meno viva, nel ristretto circolo di coloro che ebbero il privilegio di di incontrarlo e di discutere con lui. E quei giorni vengono ricordati come l'estate di Zarathustra, visto il grande effetto che ebbe sui giovani l'incontro con la leggenda della sua vita.