"Zarathustra è tornato" è un breve romanzo. La sua genesi è assai tribolata e tormentata ed è durata quasi tre anni. Nonostante la ridotta lunghezza ha comportato un lavoro di ricerca decisamente importante, che mi ha visto spaziare dall'AVESTA e i testi zoroastriani antichi, passando per i testi di Friedrich Nietzsche e per giungere ad Hermann Hesse, il cui scritto minore "Il ritorno di Zarathustra" ne costituisce l'originaria ispirazione.
Questa novella ha le proprie radici in una personale convinzione, che è anche il fondamento del mio personale relativistico nichilismo. L'unica strada che possa condurre ad una piena realizzazione del proprio essere è la conoscenza di sè stessi. Questa via difficile e impervia passa per uno stato perennemente incompiuto del proprio essere: essere se stessi.
L'incompiutezza di questo stato deriva dal fatto che esso porta alla realizzazione personale attraverso un difficile cammino personale verso la verità, la crescita e lo sviluppo.
Non si tratta di un cammino facile. E', altresì, un cammino impervio irto di ostacoli e impedimenti, contrapposto al disegno del mondo, che preferirebbe persone rassegnate, e deboli, piuttosto che tenaci e volitive.
Un simile percorso richiede lo sforzo di una autentica lotta per la vita, tipica di chiunque voglia contare per ciò che realmente è e per la proprie capacità ed affermare la propria individualità. Un simile percorso è personale, ma non per questo solitario.
A tutti coloro che lo intraprendono è richiesto, infatti, di decidere individualmente. Queste decisioni richiedono la conoscenza di se stessi, delle proprie forze e delle proprie esigenze. Camminando, come un acrobata su una fune tesa, è necessario assumerne il rischio fono in fondo, decidendo ad ogni passo fino a che punto sottomettersi alle convenzioni imposte dall'esterno, o piuttosto sfidarle.
Ogni decisione comporta un rischio e non è possibile predeterminare alcuna misura preventiva del rischio che ciascuno di noi è in grado di assumersi e di sopportare. Ogni eccesso ed ogni supermento della propria individuale misura comportano un costo che dovrà essere scontato. Ognuno ha un proprio limite personale che dovrà necessariamente comprendere, oltre al quale non gli è consentito di andare impunemente.
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